L’area antistante il Comune è – e purtroppo rimane – sequestrata, a seguito del provvedimento del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Velletri.
L’area di fronte all’edificio comunale, nel quale si è verificata l’esplosione, è interessata da una perizia ordinata dal giudice e quindi, come già detto in tante occasioni, per legge non è possibile modificare lo stato dei luoghi. In buona sostanza il giudice ha ordinato che non si deve spostare nulla. Ovviamente, a nome dell’Amministrazione, ho fatto di tutto, comprese pressioni informali e atti formali, per trovare una soluzione e il massimo che è stato possibile avere è un’accelerazione dei tempi tecnici successivamente all’ultima proroga, dopo che già eravamo riusciti a ottenere la riduzione dell’area sequestrata, per garantire il transito pedonale e lo svolgimento della Sagra delle Castagne. Va detto per inciso che questo è stato possibile solo grazie al fatto che il Vicesindaco e il Comandante della Polizia Locale si sono presi una irrituale personale responsabilità per lo spostamento della palizzata.
All’inizio di dicembre c’è stata l’ennesima azione di sollecito dell’Amministrazione Comunale. Con una nota formale inviata alla Procura sono stati nuovamente descritti i gravi elementi di criticità tali da compromettere alcuni aspetti della vita cittadina, in particolare il commercio. È di ieri (12 dicembre) l’ultimo sollecito per trovare una soluzione di riapertura al traffico veicolare.
Non sono previste, né ammissibili, ulteriori richieste, come espressamente dichiarato dalla Procura delle Repubblica, con la quale continua ad esserci un colloquio quotidiano.
In sostanza abbiamo fatto tutto, ma proprio tutto il possibile per riaprire il corso, compresa addirittura la richiesta di far intervenire il 6° Reggimento Genio Pionieri dell’Esercito Italiano. È intuitivo comprendere che l’apertura del corso è il nostro l’obiettivo principale, anche perché è di prioritario interesse per tutti, noi compresi.
Quindi le voci, gli articoli e le affermazioni fatte su organi di stampa locali, sono del tutto infondate. Appare assai singolare che proprio il consigliere Roberto Trinca – che ha partecipato personalmente il 10 dicembre, insieme al Comandante della Polizia Locale, ad un colloquio diretto con il Pubblico Ministero in Procura – durante il Consiglio di ieri abbia detto tutto il contrario di quello che ha potuto ascoltare con le proprie orecchie. Noi speriamo che abbia capito male, altrimenti rimane solo un’altra ipotesi, ovvero che sia in malafede.
Il Vicesindaco, Veronica Cimino