I lavori di costruzione della chiesa Santa Maria Assunta in Cielo ebbero inizio nel 1664, quando nella data del 3 Maggio fu posta la prima pietra per volontà del cardinale di Frascati Girolamo Colonna, secondo il progetto dell’architetto Antonio Del Grande. In seguito alla morte del cardinale i lavori si fermarono per oltre 65 anni riprendendo soltanto nel 1731 grazie alla generosità del mecenate Pietro Ottoboni, allora Vescovo di Frascati, e di Papa Clemente XII. La ripresa dei lavori venne affidata dapprima all’architetto Pietro Passalacqua e poi all’architetto Domenico Gregorini e la chiesa fu consacrata nel 1754.
L’edificio, a forma ovale, ospitava nell’abside una grande tela dell’ Assunzione di Maria, cui era stata dedicata la chiesa stessa, del pittore Corrado Giaquinto da Molfetta . (Questa tela fu esposta nel 1959 al Palazzo delle Esposizioni a Roma, e successivamente, agli inizi degli anni 90, a Palazzo Venezia tra le opere dei pregevoli ornamenti delle ville e delle chiese Castellane). Nell’Agosto 1806, un violento terremoto danneggiò gravemente la chiesa, che venne riparata con i pochi mezzi a disposizione e che non resse al successivo terremoto dell’ Ottobre 1814, quando la struttura crollò e rimasero in piedi solo le tre cappelle a ponente, la facciata e il campanile. Tali strutture però risultarono pericolanti. Andarono perdute inoltre alcune opere tra cui il quadro della Madonna del Rosario, gli Sportelli della Madonna degli Angeli , un quadro raffigurante San Carlo Borromeo e 14 stazioni della Via Crucis. Si procedette ad una ricostruzione della Chiesa nel 1830, con il contributo di Papa Pio VII e del Cardinale Bartolomeo Pacca, ma anche grazie ad una tassazione straordinaria della comunità rocchegiana. I lavori furono eseguiti dapprima sotto la guida dell’architetto Domenico Pascucci e poi di Luigi Bracci. I lavori andarono a rilento e il Duomo fu di nuovo accessibile ai fedeli nel 1845, con una struttura simile a quella attuale, i cui elementi principali erano la grande volta, le sei cappelle interne e la presenza di un cimitero, sotto la pavimentazione della chiesa stessa. I bombardamenti che nel 1944 colpirono Rocca di Papa distrussero parte dell’edificio sacro e si rese necessaria una ennesima ricostruzione.
Il Duomo, caratterizzato da una facciata neoclassica di ordine dorico con campanili laterali, ha una pianta a croce latina ad una navata. Nonostante la Chiesa nel corso degli anni abbia subito numerosi danneggiamenti, all’interno ospita ancora opere di grande valore artistico; per ricordarne alcune: la vasca battesimale del 1490, il ciborio del 1517, il quadro del Redentore , San Marco e San Matteo di Perin del Vaga, una Madonna col Bambino di scuola senese di ignoto del XIV secolo, scultura in gesso del gruppo della Pietà, opera dello scultore tedesco Achtermann. Nella parte destra del transetto è collocata inoltre una grande tela dipinta nel 1854 da Domenico la Tojetti, rappresentante San Carlo Borromeo che comunica gli appestati. Un discorso a parte merita il dipinto della Madonna detta della Pietà, contornato da un’aurea raggiera del pittore Tommaso Pietro Labruzzi, donato alla Parrocchia nel 1791. Tale opera divenne oggetto di culto, dopo essere stato ritrovato integro sotto le macerie lasciate dal terremoto del 1814. Nella chiesa sono custodite le reliquie di San Leonzio e di Sant’Eutropia. Di grande importanza infine è l’archivio parrocchiale, che conserva documenti del XV secolo riferibili alla Confraternita del Santissimo Sacramento.
Indirizzo: Piazza Duomo
Tel: 06/9498687