È entrato in vigore dal 22 aprile il Dm 2 marzo 2018, contenente il glossario dell’edilizia libera, ossia l’elenco delle principali opere edilizie realizzabili in regime di attività edilizia libera, ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 222. In tutto 58 interventi che non necessitano di alcuna comunicazione o permesso. Un elenco, dunque, diventato valido in tutta Italia, giacché le Regioni non devono recepirlo.
Nessun titolo abilitativo occorre per sostituire pavimentazioni esterne ed interne, per rinnovare intonaci interni ed esterni, opere di lattoneria, come grondaie e pluviali, per cambiare rivestimenti e serramenti. Non è soggetta a comunicazioni o autorizzazioni la sostituzione di inferriate e di altri elementi antintrusione, di parapetti e ringhiere.
Rientrano nella categoria di edilizia libera anche la riparazione, l’integrazione, l’efficientamento e la messa a norma di diverse tipologie di impianti, che comprendono quelli elettrici, per la distribuzione del gas, igienici e idro-sanitari, antincendio, di climatizzazione. Non vi è dubbio che anche l’antenna o la parabola vanno installate senza dover richiedere autorizzazioni e senza presentare alcuna comunicazione.
Nell’ambito degli interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche, e a condizione che non venga alterata la sagoma dell’edificio, sono considerati di edilizia libera l’installazione, la riparazione, la sostituzione ed il rinnovamento di ascensori e montacarichi (purché non incidenti sulle strutture portanti), di servoscala, di rampe, di apparecchi sanitari e di dispositivi sensoriali.
Se si rispettano le caratteristiche tipologiche e materiche, anche la riparazione e la sostituzione dei manti di copertura non richiedono comunicazioni o autorizzazioni di alcun tipo. Anche l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici, al di fuori dei centri storici, è considerata come un’attività di edilizia libera. Nessun titolo edilizio anche per i gazebo e altri arredi da giardino.
Seppure rientranti nel glossario, i gazebo, gli stand fieristici, le tensostrutture – intesi come opere «dirette a soddisfare obiettive esigenze contingenti e temporanee e ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità e, comunque, entro un termine non superiore a 90 giorni» – necessitano di una comunicazione di avvio lavori per essere installati.
Ovviamente, anche per gli interventi considerati “liberi” resta fermo il rispetto delle prescrizioni contenute negli strumenti urbanistici e nelle normative di settore, come le norme antisismiche, antincendio, igienico-sanitarie, di tutela dei beni culturali e del paesaggio.
Il versamento relativo ai diritti di segreteria comunicazione attività edilizia libera può essere eseguito sul c/c postale n. 51214005 intestato al Comune di Rocca di Papa – Servizio di Tesoreria, o in alternativa effettuato tramite bonifico bancario intestato al Comune di Rocca di Papa, presso la Banca Credito Cooperativo Colli Albani Filiale di Grottaferrata Codice IBAN IT84A0895139140000000700532
Se l’immobile oggetto dei lavori edilizi è ubicato all’interno del perimetro del Parco Regionale dei Castelli Romani, dovrà essere presentata istanza nulla osta edilizio tramite pec al protocollo generale del Comune di Rocca di Papa all’ indirizzo protocollo@pec.comuneroccadipapa.com per il successivo inoltro all’Ente Parco con la modulistica presente sul sito
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• Modulo Istanza Nulla Osta
Dal 30 ottobre 2023 non si dovrà più chiedere il nulla osta per la realizzazione di opere interne decisione, formalizzata con decreto del Commissario straordinario (n. 5 del 19/10/2023)