30 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio che non scalfiscono il ricordo di chi ha sacrificato la propria vita per combattere la mafia.
La lotta alla mafia va avanti grazie a chi raccogliendo l’eredità di quei valori, quotidianamente ed istituzionalmente a testa alta ha il coraggio di contrastare ogni forma di illegalità.
Solo attraverso una rivoluzione culturale è possibile tornare ad assaporare il fresco profumo della libertà che si oppone al compromesso morale, all’indifferenza, alla contiguità e alla complicità.
I valori di giustizia e democrazia e la loro difesa incondizionata siano sempre alla base delle nostre comunità, tenendo vivo il ricordo del Magistrato Paolo Borsellino e della sua scorta.